Sempre più al lavoro in bicicletta
In Italia, con il prezzo del petrolio sempre più alto (non illudiamoci che il corrente prezzo, 97 USD, rimarrà così, arriveremo prima della prossima estate a 200 USD), l'unica cosa che il ministro Scajola sa fare è incentivare lo sfruttamento di giacimenti nostrani di idrocarburi, e le centrali nucleari, come ho sentito da un suo intervento questa mattina al radio giornale.
In altre parti del mondo si farà magari anche questo (magari), ma si incentivano anche i mezzi di trasporto pubblici, e quelli alternativi a basso impatto ambientale come la bicicletta.
Basta dare una occhiata al video (in inglese) di Current TV, in cui essenzialmente si dice che in USA sta prendendo piede l'incentivazione monetaria all'uso della propria bicicletta, sia da parte di enti privati che pubblici. Per maggiori dettagli, consultare la mia fonte di informazioni.
Se ognuno pensasse con la propria testa, penso che condivideremmo tutti il fatto che è meglio in bici che in auto, e con un po' di buona volontà si risolverebbero tutti i piccoli problemi come il fatto di sudare un po'.
Ma più che altro deve esserci la volontà politica: servono infrastrutture (zone riservate e con precedenza ai ciclisti soprattutto agli incroci, possibilità di parcheggiare la bici in modo sicuro) e servono incentivi, e mi domando se sia lecito il fatto che la Regione Lombardia sovvenzioni con le nostre tasse il ricambio del parco automobilistico, e non faccia nulla per l'incentivazione della bici.
Teniamo botta.