venerdì 19 ottobre 2007

Futuro (molto) incognito


In questi giorni i vari mezzi di informazione pubblicano la notizia che a New York il petrolio ha sfondato la quota di 90 USD al barile.

Vi siete chiesti il motivo dell'impennata di questi ultimi anni? Io una risposta, leggendo su Internet, me la sono data. Personalmente penso che non ci sia abbastanza petrolio per tutti. E soprattutto se ne sta estraendo sempre meno (oppure succederà presto).

Come tutti i beni con tanta domanda e poca offerta, il prezzo aumenta. E sono anche convinto che le guerre di questi anni siano state condotte affinché il più forte si garantisca gli opportuni approvvigionamenti per gli anni a venire. Alla fine, non siamo ancora veramente evoluti, e ci comportiamo come gli animali nella savana.

Io vorrei che non facessimo gli struzzi, mettendo la testa sotto la sabbia e facendo finta che il problema non ci sia. Il problema c'è, o ci sarà comunque fra pochissimo, e non vedo perché dovremmo dare una eredità così pesante ai nostri figli.

Nel breve periodo dovremmo spingere il più possibile sulle energie alternative (eolico, solare, idrico in primis), ma solo finché non si trova una soluzione più duratura, che al momento penso non ci sia.

Nel lungo periodo, non vedo soluzioni. A chi mi dice che la soluzione c'è ma la si tiene nel cassetto, replico che mi sembra uno struzzo, o un povero illuso.

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