mercoledì 6 febbraio 2008

Tetra Pak? A me non piace


Se osservo la parte di rifiuto indifferenziato che produciamo in famiglia, la maggior parte del suo volume è dato da pannolini e da contenitori di Tetra Pak.

Dal sito web della casa madre, il Tetra Pak sembra poter essere riciclato in cartiera per la parte di carta (70%), oppure generare compost o tipi di carta (Cartalatte e Cartafrutta). La parte plastificata può diventare Ecoallene, un materiale con cui confezionare piccoli oggetti. Dalle mie parti purtroppo il Tetra Pak finisce tra gli indifferenziati, e penso vada ad un inceneritore.

Dal sito di Tetra Pak, in una sezione apposita, leggo l'elenco dei comuni che raccolgono in maniera differenziata i cartoni per bevande, che a Settembre 2007 coprono il 29% della popolazione. Quello che però non trovo è il costo energetico dell'operazione di riciclo del Tetra Pak; è mia opinione strettamente personale che rispetto ad un contenitore (di vetro, alluminio o ...) riusabile, che viene poi riusato, il costo energetico del riciclo del Tetra Pak sia molto maggiore.

Ma fino a quando il Tetra Pak non c'era, non bevevamo ugualmente latte e succhi di frutta? Abbiamo avuto "bontà protetta" in più, ma ci siamo caricati di ulteriori rifiuti da smaltire in un modo o nell'altro.

Foto: dal sito web di Tetra Pak

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