sabato 19 marzo 2011

Contro la guerra

Di solito preferisco parlare di argomenti di svago e non di attualità, ma la guerra contro la Libia, così vicina a noi, è troppo anche per me.


Ritengo che l'Italia abbia sbagliato a entrare in guerra. Innanzitutto perché, secondo la Costituzione, la nostra Repubblica ripudia la guerra. Inoltre abbiamo in vigore un trattato con la Libia con cui ci impegnamo a non farle guerra.

Ritengo che l'ONU, così com'è gestita questa istituzione internazionale, non serva a nulla. Andrebbe riorganizzata in una democrazia di nazioni, e invece è una oligarchia di quelle nazioni che hanno vinto la seconda guerra mondiale.

In questa specifica occasione avremmo dovuto agire con la diplomazia, avremmo dovuto metterci in mezzo tra i contendenti, avremmo dovuto agire con altri mezzi mandando ambasciate: insomma tutto fuorché un deliberato attacco militare. Vergogna, Governo italiano.

Libri elettronici

L'editoria elettronica in Italia sta muovendo con decisione i primi passi fuori dall'infanzia, lo dimostra il nuovo sito biblet.it di Telecom Italia, ma anche il fatto che alcune catene tipo bol.it propongono con sempre maggior frequenza i libri in formato elettronico.


In questi giorni mi sto interessando proprio agli e-book per aggiornarmi un po', e per promuovere in quel formato anche i libri che ho scritto (e quelli che vorrei scrivere). Mi piace molto il fatto che alcuni di questi dispositivi hanno caratteristiche come la riproduzione vocale delle parole (text-to-speech in inglese), che per le persone ipovedenti sono una caratteristica importantissima.

Ho capito che il mondo dei dispositivi per leggere gli e-book è diviso in due per le caratteristiche dello schermo che riproduce il contenuto del libro:
  • quelli a inchiostro elettronico (e-Ink). Sono quelli nati per la lettura, diciamo così, "di svago". Le più grandi case di distribuzione di libri ne hanno prodotto uno. Il più noto è il "kindle" di Amazon, ma c'è anche il "nook" della Barnes & Noble; in Italia abbiamo il Biblet di Telecom Italia, ma ci sono anche i dispositivi della Sony e di altre case più o meno note.
  • quelli con schermo retroilluminato a colori. I più noti sono i dispositivi della Apple basati su iOS (iPad/iPhone/iPod-Touch) o i tantissimi dispositivi basati sul sistema operativo "mobile" di Google chiamato Android (una pletora di dispositivi, a partire dal Sumsung Galaxy Tab o da quelli della Motorola, per citare i più famosi).
Quale sia l'ideale, solo ognuno di noi può saperlo, e la decisione deve essere presa in base alle proprie necessità.

Quelli con schermo e-Ink sono l'ideale per la lettura: la lettura è confortevole anche alla luce del sole, la carica della batteria dura per molto tempo (Amazon dichiara autonomia fino a 1 mese per il suo Kindle), ma al momento sono in bianco e nero e i relativi dispositivi fanno prevalentemente solo 1 funzione: quella di riprodurre il libro da leggere (che è quello che devono saper fare bene).

Quelli con schermo (a colori) retroilluminato sono in genere associati a dispositivi che sono dei veri e propri computer, costano di più ma fanno anche di più. Per contro, dicono che la lettura protratta a lungo, sia più faticosa per gli occhi.

Per quanto riguarda i formati con cui sono distribuiti i libri elettronici, quello perorato dalla associazione degli editori elettronici, ovvero lo standard, è l'epub: è per semplificare un file zip contenente files xhtml. Quelli in vendita sono solitamente protetti da un software per la protezione del copyright, molto diffuso quello della Adobe. I (pochi) libri venduti in Italia sono di questo formato, ma con gradita sorpresa ho visto che anche LiberLiber sta proponendo così i suoi titoli tutti gratuiti.

Ci sono però anche altri formati: l'azw di Amazon e il mobipocket sono i più noti. Tutti questi sono caratterizzati dal fatto che il contenuto viene adattato alle dimensioni dello schermo del lettore di eBook (proprio come un browser web, non per nulla epub usa gli standard del web come xhtml). C'è un software molto diffuso, calibre, che consente di tradurre i libri, non protetti da copyright, da un formato ad un altro.

Alla fine ne ho acquistato uno anch'io: per rapporto qualità prezzo ho preso il Kindle della Amazon, che lo distribuisce ufficialmente anche in Italia. Supporta bene i formati testo e pdf, ha il wi-fi per la sincronizzazione con il PC e per navigare su wikipedia, riproduce ottimamente i file pdf, supporta i documenti word. Ho provato io stesso a tradurre con successo qualche epub in mobipocket e a leggerlo sul software kindle per PC. Il mio Kindle arriverà la settimana prossima.

L'unico vero problema è che è un regalo per la madre dei miei bimbi, e così per non rimanere all'asciutto dalla lettura, oggi ho preso un altro Maigret dalla biblioteca del paese.

venerdì 11 marzo 2011

Tutta la plastica che ci meritiamo

Qualche settimana fa, spinto da un articolo del Fatto Quotidiano, ho dato una occhiata alle immagini del "pacific trash vortex", un immenso minestrone nei vari oceani del mondo dove al posto delle verdurine ci sono pezzi di plastica.

Oggi leggo la notizia che il problema interessa anche il nostro Mar Mediterraneo. Sono demoralizzato. Mi guardo intorno e anche le campagne da queste parti sono piene di pezzi di plastica, gettati da persone ignoranti e rivoltate dagli aratri primaverili.

Penso che ci meritiamo che la nostra Terra ci si rivolti contro, visto tutto il finto bene che le vogliamo.