mercoledì 26 agosto 2009

100 biciclette per la non violenza

100 donne che pedalano per conoscere altre donne e gridare ad alta voce la nonviolenza.

Se il mondo verrà salvato, sarà per merito delle donne (e delle mamme).

giovedì 20 agosto 2009

Una rete morbida per la Transizione

Qualcuno è più svelto di me, ma non avevo dubbi che al mondo qualcun altro oltre me stesse pensando a rendere meno dolorosa la transizione dal mondo attuale al mondo post-petrolio. Nessuno sa bene che mondo sarà, ma di certo ci avremo presto a che fare. 5 anni? 10 anni? Mi sembrano comunque pochi.

Ho scoperto da qualche tempo che esiste chi nel mondo si sta organizzando per rendere meno traumatico il passaggio al modo di vivere futuro, con tutti i concetti a me cari e qualcuno in più: sono quelli della Rete di Transizione. Ho letto alcuni loro scritti anche tradotti in Italiano. Hanno capito una cosa anche loro: non possiamo aspettare i nostri governi, sarebbe troppo tardi.

Adesso si tratta di fare la cosa più difficile, almeno per me: organizzarsi dal punto di vista familiare, capire come articolare i prossimi passi, coinvolgere la comunità intorno a noi.

giovedì 13 agosto 2009

Assassini in libertà per legge

In questi giorni campeggia su molti giornali la notizia che un assassino sia in libertà. Non sono entrato nel merito della vicenda, ma sono certo di una cosa: i giudici non possono non essere scrupolosi nel seguire la legge. Quindi se un assassino è in libertà, sono certo che la legge lo ha permesso. Se i giudici che hanno scarcerato l'assassino, avessero fatto qualcosa di illegale, sono certo che il ministro della Giustizia avrebbe disposto che i giudici venissero giudicati a loro volta per un reato. Ma questo reato non c'è, e oggi ho pure avuto la conferma da uno che se ne intende.

Io non andrei a prendere i giudici, ma andrei a chiedere al nostro Parlamento perché ci sono delle leggi che consentano di fare questo: se non è cosa giusta, che la cambino.

sabato 8 agosto 2009

"gabbie salariali"?

Tra le sciocchezze estive, la Lega ci propina anche quella delle gabbie salariali, con la scusa che la vita al sud costerebbe meno. Ma siamo proprio sicuri che la vita costi meno?

Ecco un esempio di articolo che cita le voci di ribasso:

  • la casa (leggi "affitti"), che costerebbe il 60% in meno rispetto al resto d'Italia
  • il pane
  • i ristoranti (e i "servizi" in genere, ma quali sono 'sti servizi, non si capisce bene, o almeno io non lo capisco)
  • l'energia
Sono sicuro di alcune cose: al supermercato le merci costano come al nord, le assicurazioni costano uguale se non di più, la benzina costa anche di più.

Il pane costa meno? Il ristorante costa meno? Ma tutte queste voci per una famiglia media dubito che arrivino a pesare per il 17% come citato. E poi perché l'energia costerebbe meno? Può essere, ma non l'avevo mai saputo prima.

Io non vado al ristorante tutte le sere (anzi, è da un paio d'anni che non ci vado più, e normalmente se vado una volta all'anno è già tanto). Discorso a parte per gli affitti, possono anche essere inferiori, ma è anche vera un'altra cosa: mi risulta che gli stipendi dei lavoratori dipendenti siano in generale più bassi.

Insomma, per farla breve: non credo proprio che al sud Italia la vita sia meno cara rispetto al nord Italia, ma si sa, è la Lega che ha voluto sparare per il suo elettorato le solite cialtronerie. Non diamole peso.

giovedì 6 agosto 2009

Come sarà il futuro?

Mi è sempre piaciuta la serie di Terminator, e quello che più mi ha colpito è stato il terzo episodio (e al momento anche l'ultimo). Per tutto il terzo film, i protagonisti sperano di riuscire ad evitare la catastrofe, sono convinti che si può cambiare il futuro, finché, malgrado il loro titanico sforzo, si ritrovano nell'incubo da cui avrebbero voluto fuggire, in piena guerra atomica.

Molti anni fa avevo visto un altro film, "Il giorno dopo", che racconta in simulazione come si svolgerebbe la vita di tutti i giorni, delle persone, dopo una guerra atomica. Mi aveva colpito una scena in cui un protagonista, mi pare una ragazza, scappasse dal rifugio qualche giorno dopo l'esplosione: era stanca di stare rinchiusa, e contro la ragionevolezza aveva voluto andare fuori, cercando di recuperare una normalità di comportamento che non c'era più. Ricordo che urlando diceva ai familiari che non era successo niente, che c'era il sole nel cielo come sempre. Qualche giorno dopo cominciava a perdere denti e capelli, come tutti i suoi familiari.

Ecco, mi sento un po' come i protagonisti di quei succitati film. Tra le sciocchezze che in estate ci vengono propinate dai soliti media, leggo sui canali di internet le notizie sulla prossima futura forte crisi energetica a cui ci avviciniamo. Mi guardo intorno e nessuno sembra fare niente: forse non ci sarà? I mari sono sempre più avari di pesce, e noi che facciamo, cacciamo forse meno pesce? E' inevitabile per me farmi queste domande, cercare di non mettere la testa sotto la sabbia: penso ai miei bambini e al futuro che consegnerò loro.

Nella mia estiva depressione leggo anche che qualcuno oltre me si muove, non sta con le mani in mano. Io al momento cambio i miei comportamenti, le mie abitudini, e come me altre persone. Qualcuno sta facendo anche di più. Forse è una buona notizia.