martedì 28 dicembre 2010

Il respiro del pianeta

Rilancio un interessante video, che rimbalza per i siti della divisione italiana della Transizione, pubblicato dal Laboratorio di Ricarca sul sistema Terra del NOAA, l'agenzia per l'atmosfera e gli oceani degli Stati Uniti d'America.

Il video illustra in maniera grafica (e di molto impatto) come negli ultimi anni la concentrazione di anidride carbonica sia arrivata a livelli che la Terra non aveva mai incontrato nel corso della sua intera storia. Si vede come la Terra sembri "respirare": nell'arco di uno stesso anno, infatti, la concentrazione di CO2 varia soprattutto nell'emisfero settentrionale, abbassandosi durante il periodo estivo grazie alla vegetazione che riassorbe parte dell'anidride carbonica stessa. Ma il "respiro" è diventato sempre più affannoso. I dati si fermano al 2009: mancano i dati del 2010 che sono credo peggiori.

Quale futuro ci attende? Riusciremo a distruggere il migliore dei mondi possibili (e anche l'unico)?

domenica 28 novembre 2010

Milano in manutenzione

Chi, come me, in questi giorni percorre strade che coinvolgono il Cimitero Monumentale, si è reso conto del cantiere che è stato aperto e che mi costringe ad una notevole gincana tra sassi, buche, pozzanghere e amenità stradali varie. Il tutto per la linea 5 della Metropolitana. Mi chiedo quanto staranno aperti questi cantieri, considerando che quello per la fermata di Assago, dopo la fermata di Famagosta lingo la Linea 2, tratta interamente in superficie (e quindi non sotterranea), è da almeno il 2003 in costruzione e a tutt'oggi non ancora terminata.

Con soddisfazione ho visto che via Cenisio è stata riasfaltata, mi domando se è stato grazie alle mie reiterate proteste attraverso il sito web del Comune di Milano.

martedì 28 settembre 2010

Andare in bici può far male?

Ebbene sì, ho avuto almeno un paio di conseguenze alle mie spericolate avventure milanesi con il velocipede, redarguito da un ortopedico.


Innanzitutto ho una tendinite lato interno al ginocchio. Sinceramente non me ne sono mai accorto, finché l'ortopedico non mi ha schiacciato tale nervo durante la visita, a cui ho risposto con un "Ahi!". Sarà vero perché lo dice l'ortopedico, ma per il resto è tutto asintomatico. Soluzione consigliata: consulenza da parte di un diplomato ISEF sulla postura corretta da tenere in bicicletta.

In secondo, ho il quadricipite eccessivamente sviluppato rispetto al flessore causa pedalate, e questo può provocare uno squilibrio al menisco (che mi si è fessurato qualche tempo fa e infatti mi fa male). Diciamo subito che non si è fessurato per questo motivo, però tutto incide. La soluzione è il praticare della fisiokinesiterapia con un diplomato ISEF.

Vedremo.

sabato 7 agosto 2010

Ambiente: ci meritiamo il peggio!

Ogno giorno è una notizia di una ferita alla salute del nostro pianeta. Dalla dispersione di petrolio nel golfo del Messico agli incendi in Russia di questi giorni. Di oggi la notizia del distacco di un enorme iceberg di ghiaccio dalla Groenlandia. La Terra sta presentando il suo conto salato per lo scempio che gli uomini ne stanno facendo.

La cosa che mi fa più di ogni altra arrabbiare è l'enorme uso di plastica che facciamo, e che non sappiamo smaltire. Ormai sappiamo che negli oceani viaggiano intere isole di plastica formatesi con i rifiuti. Io faccio di tutto per evitarmi i sacchetti di plastica, portandomi per esempio al supermercato delle borse della spesa in stoffa, eppure mi riempio di flaconi in plastica, boccette, vaschette in polistirolo. E in giro le strade mi sembrano più sporche del solito: non esiste tratto di strada o campo che non abbia le sue bottiglie in PVC seminascoste dall'erba e dalla terra, con sacchetti e teli plastici di varia natura. Quando trovo chi getta rifiuti per terra con noncuranza, soprattutto alcuni fumatori di sigarette che gettano dapprima l'involucro del pacchetto e poi il pacchetto vuoto, lo faccio notare e vengo mandato a quel paese.

Mi viene quindi da dire: ci meritiamo proprio quello che ci sta succedendo.

Origine foto: Il Paese Nuovo

venerdì 11 giugno 2010

quando i bambini ti insegnano

Oggi mio figlio mi ha fatto cambiare idea e lo ha fatto in maniera per me soprendente, utilizzando le stesse tecniche che cerco di usare su di lui.

Stamane sono uscito per accompagnare i bambini a scuola, e appena partito mi sono accorto di avere dimenticato a casa le chiavi per chiudere la bicicletta con i catenacci. Ero già in ritardo, e il recupero delle chiavi avrebbe provocato la perdita del treno.

-Poco male- dico, -tanto la metto nel garage della ditta, non dovrebbe succederle nulla-.

G. - ma papà, potrebbero rubare la tua bici?-
p.v. - sì, in teoria, visto che non la posso chiudere-
G. - papà, ma passa un altro treno dopo il tuo?-
p.v. - sì, ne passa un altro-
G. - papà, ma puoi arrivare al lavoro un po' più tardi?-
p.v. - beh, sì, sono fortunato e non controllano rigidamente gli orari-
G. - papà, ma è più importante se ti rubano la bici o se arrivi un po' in ritardo al lavoro?-
p.v. - direi che è più importante la bicicletta. Il lavoro lo recupero, la bicicletta rubata no.-
G. - papà, allora perché non torni indietro a prendere le chiavi?-

Ho riflettuto meno di un secondo e sono tornato indietro a prendere le chiavi. Inutile dire che sono fiero dei miei bambini, e che mi vergogno un po' per me stesso ...

Per la cronaca, al pelo ma sono riuscito a prendere il mio solito treno.

sabato 5 giugno 2010

mai più come prima

Sono molto triste questa sera, dopo le ennesime notizie negative provenienti dal golfo del messico. Non so se e quando la situazione verrà risolta, ma di una cosa sono sicuro, la nostra Terra non sarà più come prima.

Mi è difficile vedere il bicchiere mezzo pieno in questa situazione, posso solo augurarmi che il controllo venga tolto alla B.P. che mi pare incompetente, venga affidata il prima possibile ad un pool di scienziati e tecnici che possa chiudere dapprima la falla, e poi mitigare per quanto possibile le conseguenze di questo disastro.

Ma se il mare muore, moriremo anche noi? Non so rispondere alla domanda.

lunedì 26 aprile 2010

prime esperienze con la p.e.c. (posta elettronica certificata) e firma digitale

Dopo la notizia della possibilità di attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata "gratuita"(1) (p.e.c.), mi sono subito dato da fare.

Le maschere web per la registrazione della login mi hanno lasciato un po' interdetto. Non faccio una analisi esaustiva di come avrebbe potuto essere, ma il solo fatto che la richiesta di un indirizzo di posta elettronica alternativo non sia stata duplice (per evitare errori di battitura) mi ha fatto pensare che le maschere web avrebbero potuto essere fatte meglio.

Al termine della registrazione ho avuto un errore, che si è protratto per i successivi tentativi di registrazione.


Successivamente, riprovando la registrazione, ho avuto un altro tipo di errore in cui sostanzialmente mi si dice che il mio codice fiscale era già stato registrato.


Ma come? E adesso che faccio? Ho provato a entrare nel servizio con la password che avevo deciso, ma obiettivamente non sapevo la username. Ho cercato un po' in giro sul sito ma non ho trovato aiuto. Ho dovuto chiamare il numero verde 800.104.464 che ha fatto veramente di tutto per scoraggiarmi a proseguire, tipo che mi sono dovuto sorbire parecchi minuti preregistrati in cui si elencavano tutti i servizi e le funzionalità della p.e.c., prima di sentire un "premere 9 per parlare con un operatore".

L'operatrice è stata gentile e mi ha spiegato che la login è nome.cognome@postacertificata.gov.it. Evviva! Sono riuscito ad entrare, e ho scoperto che l'ufficio postale del mio paese è abilitato per chiudere la procedura di registrazione.

Poi sono cominciate ulteriori perplessità. Sono rimasto interdetto sul fatto che, per poter cambiare qualche dato di anagrafica, anche solo l'indirizzo di posta alternativo, io debba deregistrarmi e poi effettuare una nuova registrazione tornando alle poste a farmi riconoscere. Ma perché? Soprattutto rimango interdetto sul fatto che io debba modificare i dati: ma come? Non sono riconosciuto io anche solo dall'Agenzia delle Entrate? Perché devo dire io dove abito se in teoria dovrebbe essere già noto allo Stato?

Inoltre, il sistema è stato veramente lento, al limite dell'usabilità.

Infine, una considerazione: tra i servizi che saranno disponibili a pagamento, c'è anche quello di "firma digitale" per contrassegnare documenti word o PDF, che acquisterebbero lo stesso valore legale come se fossero firmati di mio pugno. Ma io già firmo digitalmente e gratuitamente i documenti elettronici attraverso la mia Carta Regionale dei Servizi, possibile che debba pagare per un altro servizio dello stesso tipo? E poi, perché se abito in Lombardia posso farlo e in un'altra regione d'Italia no? La signorina dall'altro capo del telefono non ha potuto fornirmi dettagli. Ho inoltrato la mia richiesta al supporto via email della Regione Lombardia, attendo una risposta.

(1) le virgolette sono dovute alla considerazione che il servizio è comunque pagato dalle nostre tasse.

venerdì 16 aprile 2010

Parlare a vanvera

Non riesco proprio a trattenermi dopo avere letto le dichiarazioni fresche fresche del nostro presidente del consiglio, qui e qui.

Questo è un atteggiamento da venditore (per di più imbroglione), che nasconde le cose sgradevoli della merce in vendita. Ma lui deve fare il primo ministro, non il venditore. Inoltre il libro "Gomorra" di Saviano (appena letto) tratta di Camorra e non di Mafia; infine il tacere questo tipo di verità fa solo il gioco della criminalità organizzata, che vuole agire nell'ombra lontano dagli occhi e dalle coscienze.

Vergogna.

giovedì 15 aprile 2010

Lo cose difficili sono quelle che non si conoscono

Spesso ho riflettuto su questa frase, che è mia da sempre, e la trovo sempre attuale parlando con Gabriele (e Riccardo, sebbene sia molto piccolo ancora). Gabriele è alle prime prese con la scuola, incontra sempre delle scuse per dire che una cosa non la sa fare, che è difficile.

Ma quante volte una cosa che ci sembrava difficile, dopo averla studiata e capita, ci è sembrata facile e anche banale?

Nessuna cosa è veramente difficile se la si conosce e la si comprendere. Conoscere è la base per superare sé stessi, per progredire. Conoscere è vivere.

martedì 6 aprile 2010

Smantellamento sistematico

Questo è il termine che mi viene in mente quando penso a quello che sta succedendo alle istituzioni "sociali" che rendono orgogliosa l'Italia nel mondo: scuola, sanità, trasporti.

Per la scuola, proprio oggi, il Fatto Quotidiano a pag 12 riporta un articolo in cui si denuncia che a causa dei tagli della Gelmini, un bidello e un supplente sono pagati dai genitori, in una scuola veneta. Ma ho l'impressione che questa sia solamente la punta dell'iceberg.

Per la sanità, penso a quanto sia celebrata la sanità in Lombardia. Ma i fatti sono che, per fare certe visite, occorre prenotarsi un anno prima, o per una operazione chirurgica occorre una attesa di più di un anno (e qui parlo per esperienza personale). Quando vado all'Ospedale di Merate per una visita, trovo sempre nei corridoi poche persone in attesa ai poliambulatori, eppure le liste d'attesa per le visite sono spesso di settimane. Perché non si danno fondi alla sanità pubblica per snellire le liste di attesa? L'impressione è che si preferiscano dare questi soldi ad istituti privati che erogano gli stessi servizi che potrebbero essere erogati dalla sanità pubblica.

Per i trasporti, anche qui ho l'impressione che si vada verso una privatizzazione spinta. L'organizzazione aziendale è stata improntata alla divisione di competenze, e penso che lo scopo finale sarà quello poi di vendere a privati. Si vendono meglio piccole parti anziché un intero.

Non vedo molte soluzioni a questi problemi se non quella di cominciare con il riappropriarci della politica, dell'amministrare noi stessi il nostro futuro anziché delegarlo a chi fa solo i propri interessi e vede nelle persone una enorme mammella da mungere. Il messaggio che sta alla base del moVimento a 5 stelle.

martedì 23 marzo 2010

«Ma la smetti ...

... di dire stupidate? Stai diventando proprio noioso. Ricordati che sei il Primo Ministro, ma non ti vergogni a fare certe affermazioni?»

Sono questi i pensieri che mi vengono quando sento frasi del tipo:

«C'è un partito dei giudici che interviene nella politica con il fine di cambiare i governi voluti e votati dagli elettori»
«Siamo di fronte a una malattia della democrazia, ad una vera patologia»
«La sovranità nei fatti appartiene non più al Parlamento ma ai giudici di sinistra»

Certa gente dovrebbe proprio farsi un bel bagno d'umiltà, ritornare sulla terra e farsi processare. Io so già chi voterò: il nuovo, i giovani, gli incensurati. In breve, il moVimento 5 stelle.

lunedì 22 marzo 2010

Google non è Facebook


Il titolo del post si rifà ad una notizia di questi giorni per cui Facebook avrebbe superato Google per numero di Click. Non entro nel merito della notizia, ma le due società non sono paragonabili, forniscono servizi differenti e si rivolgono a persone con bisogni differenti. Non ha senso il paragone.

Personalmente ritengo Google un passo avanti rispetto a Facebook, prendendo come metro di misura quello che ha fatto per me e più in generale per gli esseri umani.
  • Facebook mi ha aiutato a farmi un po' i fatti altrui; inoltre ho ritrovato vecchi compagni di scuola, ma il suo valore aggiunto si ferma qui.
  • Google è una fucina di progetti ad alto valore aggiunto, che spesso vengono messi a disposizione gratuitamente delle persone. Penso a Google Earth che mi permette di spiegare ai miei bambini la Terra e il Cielo, che li fa scoprire i più bei luoghi della Terra senza muoversi da casa. Penso a Google Maps, che mi fa (quasi) sempre trovare la strada giusta. Penso a Google SketchUp, che ha permesso al mobiliere di convincere mia moglie a comprare un nuovo mobiletto, e che mi permetterà di mettere casa mia tridimensionalmente su Google Earth. Penso a tutti quei progetti a supporto dello sviluppo software, che come tanti mattoncini consentono di creare nuove applicazioni che rendono la nostra vita più ricca.
Non c'è dubbio che Google sia un benefattore, consentendo a tutti di godere dei benefici di una parte dei suoi guadagni.

sabato 20 marzo 2010

Se questa è una Ferrovia dello Stato

Riporto qui una delle tante risposte di Trenitalia ai miei reclami: nel leggerla, non riesco a capire se sia maggiore la rabbia, la disillusione o la consapevolezza che la situazione potrebbe essere anche peggiore.

« Egregio Sig. (omissis), rispondiamo a quanto da Lei manifestato nelle Sue segnalazioni relativamente ai treni 10576, 10553 e 10578.Dopo avere analizzato i giorni da Lei segnalati, sul nostro sistema automatico di controllo, portiamo a sua conoscenza quanto segue: il giorno 20/01 il treno 10576 è stato soppresso a causa di un guasto al locomotore.il giorno 21/01 il treno 10553 ha maturato in partenza da Lecco 12 minuti di ritardo a causa di un guasto agli impianti di sicurezza della stazione stessa; il treno è poi giunto a destino con 15 minuti totali di ritardo;il giorno 25/01 il treno 10578 ha maturato in partenza dalla stazione di Milano Porta Garibaldi 13 minuti di ritardo a causa di un guasto ad un deviatoio; il treno ha mantenuto lo stesso ritardo anche in arrivo a Osnago;il giorno 26/01 il treno 10553 è giunto a Milano Porta Garibaldi con 20 minuti di ritardo a causa di un guasto al Passaggio a Livello della stazione di Arcore;il giorno 1/02 il treno 10553 è giunto a Milano Porta Garibaldi con 30 minuti di ritardo a causa di un guasto agli impianti di sicurezza della stazione di Carnate;il giorno 8/02 il treno 10553 è giunto a destino con 18 minuti di ritardo a causa del treno 10760 bloccato sul binario a Milano Greco Pirelli per un guasto alle porte.In relazione alla composizione del treno 10553, La informiamo che da indagini effettuate la composizione del treno il giorno 21/01 era stata decurtata di due vetture. Infatti anziché essere di 6 vetture, per un totale di 780 posti di 2° classe, era composta di quattro vetture per un totale di 468 posti di 2° classe. Può succedere che, per guasti o per necessità di manutenzione, i treni viaggino con una composizione diversa da quella programmata, per tipologia o anche numero di vetture e, in caso di vetture mancanti, non sempre è possibile la loro sostituzione con altre vetture disponibili. Nel caso specifico del treno in questione, nel giorno in cui il treno è stato decurtato, si è preferito effettuare comunque il treno, anche se ridotto, onde evitarne la soppressione totale e limitare i disagi alla Clientela. Abbiamo, tuttavia trasmesso copia della segnalazione al settore competente, al fine di sensibilizzarlo alla problematica da Lei manifestata.»

In conclusione, non riesco a capire che convenienza abbia continuare con questo modo di fare. Fossero puntuali e con un servizio decente, quante automobili porterebbero via dalla strada? Le FS devono fare concorrenza all'automobile! Il servizio deve essere tale che uno non deve nemmeno chiedersi se sia meglio l'auto o il treno per gli spostamenti pendolari verso Milano.

venerdì 26 febbraio 2010

La condanna dei dirigenti di Google

La condanna dei dirigenti di Google, per non avere impedito la pubblicazione di un video, mi sembra sbagliata. Purtroppo non si può entrare nel merito delle motivazioni dei giudici, non essendo esse state ancora depositate, ma a freddo mi pare che sia come condannare il dirigente di una fabbrica di coltelli perché talvolta con i coltelli qualcuno uccide. O come condannare Agnelli perché si investono dei pedoni con le sue automobili. Sono contro le auto, come le concepiamo in Italia, ma non sarebbe comunque giusto.

venerdì 22 gennaio 2010

Protestare e farsi sentire



La situazione dei treni sulla tratta che prendo io, la Lecco-Milano, non mi pare migliorata in puntualità e affidabilità. Giusto un esempio, il 20-gen il 17:50 da Milano Porta Garibaldi per Lecco è stato cancellato causa guasto al treno: non ne posso più.

Ho quindi deciso di percorrere la strada della protesta attiva: per tutti i ritardi, disagi e cancellazioni che mi faranno subire ogni giorno, io aprirò un reclamo dal sito di Trenitalia (v. la foto). Non è il massimo ad usabilità, però è un comodo strumento nelle mie mani per farmi sentire. Sto cercando di convincere anche i miei compagni di viaggio a fare la stessa cosa, il numero è forza.

P.S.: ma c'è un sito web dove pubblicano tutti i ritardi e le cancellazioni dei treni che posso consultare?