lunedì 25 febbraio 2008

Una buona idea mal realizzata


Ho notato da qualche giorno a Milano la presenza di distributori di latte crudo presso le principali stazioni della metropolitana milanese (nella foto, quello della stazione di Porta Garibaldi, di fianco all'Autogrill). Assieme al latte vengono distribuiti altri prodotti caseari come lo yogurt.

L'iniziativa è lodevole, meglio latte crudo che non coca-cola. Purtroppo ritengo che sia stata realizzata male. Il latte è distribuito solo in contenitori di plastica usa e getta, non è possibile cioè utilizzare la propria bottiglia. Soprattutto, la ditta che rifornisce il distributore è di Brescia: ve l'immaginate il contadino bresciano che tutti i giorni, subito dopo la mungitura, prende il suo furgoncino per venire a Milano a rifornire i suoi distributori? Un vero spreco di risorse, quando sicuramente anche nei dintorni di Milano ci sono delle fattorie.

Meno male che dalle mie parti hanno aperto un nuovo distributore, più vicino rispetto a quello presso cui mi rifornisco di solito: il latte proviene da aziende dello stesso paese del distributore.

domenica 17 febbraio 2008

Il contrappasso del week-end

Tutta la settimana sveglio i miei figli presto per portarli al nido e alla materna. Il sabato e la domenica sono invece loro che ci svegliano presto, tra le 7 e le 7:30.

Questo è la nostra pena del contrappasso.

venerdì 15 febbraio 2008

Il senso della misura


Quando si esagera a carnevale, può non essere un problema, ma quando si esagera tutto l'anno allora il problema c'è.
Faccio un esempio proprio di questi giorni. Il sindaco di Londra ha quasi raddoppiato il costo del biglietto di ingresso in città per i SUV, e per me ha fatto benissimo, ma avrebbe dovuto farlo per tutti i veicoli. Io non sono contro i SUV, sono contro i SUV e tutte le auto in città.

Il senso di comprare un SUV come mezzo di trasporto cittadino, lo trovo solo nella testa di quelle persone che lo guidano: hanno perso il senso della misura, e vogliono appagare il loro ego infantile, che bada solamente al "sé" e non pensa al danno altrui.

Il problema non sono i SUV, è del trasporto in generale e della cultura basata sui motori che ci propinano continuamente. Bisognerebbe cominciare a pensare un po' con la propria testa.

sabato 9 febbraio 2008

Non uccidere


Ma come è possibile che qualcuno affermi di volere uccidere qualcun altro, senza che nessuno lo metta alla gogna, in maniera netta e decisa? Rimango basito.

Ci definiamo civili, e poi consideriamo normale che qualcuno giustifichi l'assassinio di qualcun altro nel nome della propria sicurezza, calpestando nel frattempo i diritti di altre genti e di altri popoli. Non finirò mai di stupirmi abbastanza di come si possa pensare di andare in giro a dire di volere uccidere qualcuno, senza che nessuno dica niente.

Un esempio per tutti "I will follow Osama Bin Laden to the gates of hell and I will shoot him" (seguirò Osama Bin Laden fino alle porte dell'inferno e gli sparerò), John McCain a Rochester, New Hampshire (U.S.A.).

Fortunatamente non siamo tutti uguali.

mercoledì 6 febbraio 2008

Tetra Pak? A me non piace


Se osservo la parte di rifiuto indifferenziato che produciamo in famiglia, la maggior parte del suo volume è dato da pannolini e da contenitori di Tetra Pak.

Dal sito web della casa madre, il Tetra Pak sembra poter essere riciclato in cartiera per la parte di carta (70%), oppure generare compost o tipi di carta (Cartalatte e Cartafrutta). La parte plastificata può diventare Ecoallene, un materiale con cui confezionare piccoli oggetti. Dalle mie parti purtroppo il Tetra Pak finisce tra gli indifferenziati, e penso vada ad un inceneritore.

Dal sito di Tetra Pak, in una sezione apposita, leggo l'elenco dei comuni che raccolgono in maniera differenziata i cartoni per bevande, che a Settembre 2007 coprono il 29% della popolazione. Quello che però non trovo è il costo energetico dell'operazione di riciclo del Tetra Pak; è mia opinione strettamente personale che rispetto ad un contenitore (di vetro, alluminio o ...) riusabile, che viene poi riusato, il costo energetico del riciclo del Tetra Pak sia molto maggiore.

Ma fino a quando il Tetra Pak non c'era, non bevevamo ugualmente latte e succhi di frutta? Abbiamo avuto "bontà protetta" in più, ma ci siamo caricati di ulteriori rifiuti da smaltire in un modo o nell'altro.

Foto: dal sito web di Tetra Pak

lunedì 4 febbraio 2008

Riuso elementare


Uno dei metodi migliori per salvaguardare il nostro futuro e quello delle persone che ci seguiranno, è il riuso delle cose che abbiamo. La cultura dell'usa&getta, come ho già detto, deve finire prima o poi.

La cosa che potremmo riusare nella maniera più semplice e immediata sono i contenitori di vetro. Ogni volta osservo i contenitori vuoti destinati alla campana del vetro vicino a casa (vuoti per marmellata, per passata di pomodoro, per sottolii), e mi domando il perché di tutto questo spreco. Perché usare energia per rifondere un vetro che abbiamo già pronto? Nella mia follia ho scritto anche ad un noto supermercato: sarebbe il luogo ideale per scambiare contenitori pieni con contenitori vuoti. Quando si va a fare la spesa, si potrebbero riportare al supermercato i vuoti di vetro, che riprenderebbero poi la strada delle fabbriche attraverso gli stessi camion che arrivano pieni.

Il bello è che un tempo lo facevamo già, almeno per le bottiglie di vetro dell'acqua, io me lo ricordo!

Nella Foto: Tony Feher "Four glass bottles with marbles", 1996