giovedì 26 giugno 2008

Disorganizzazione in Trenitalia


Venerdì scorso mi si è smagnetizzata la tessera magnetica del trenomilano: in metropolitana non sono riuscito ad entrare se non esibendo la ricevuta cartacea.

Uscito dall'ufficio alla sera, sono arrivato alla stazione di Porta Garibaldi, e mi sono recato in biglietteria per risolvere la situazione. Erano le 19:30. Chiedo che mi venga rimagnetizzata la tessera, e la signorina allo sportello mi dice che devo andare all'ufficio dei passaggeri al binario 11. Bene, mi reco là: il funzionario addetto mi dice che non può fare nulla per me, perché di lì ad una mezz'ora l'ufficio avrebbe chiuso ("Ma che cosa mi sta dicendo questo signore? Ha ancora una mezz'ora di lavoro e non vuole fare nulla?"). Aggiunge che devo tornare lunedì e comunque andare in biglietteria perché da lunedì prossimo sarà competenza della biglietteria, il suo ufficio chiude per sempre. La biglietteria mi ritirierà la tessera magnetica restituendomi un foglio sostitutivo, in attesa che mi venga rimagnetizzata di lì a qualche giorno.

Io sono un tifoso delle ferrovie, mi piacerebbe avere un servizio di livello europeo, ma qui siamo a livelli bel lontani dall'accettabile. Ma come pretendono le ferrovie di fare concorrenza alle auto se continuano così?

Viva la bicicletta.

martedì 24 giugno 2008

L'equilibrio del sistema


Lo si studia in tutte le scuole, ma nei nostri governi sembra che nessuno sia andato a scuola, o per lo meno sembra che se lo siano dimenticato: un sistema, qualunque sistema, per essere stabile deve essere in equilibrio. Quando un sistema non è stabile, muta il suo stato tendendo comunque ad un equilibrio.

Per questo io mi arrabbio quando sento le dichiarazioni dei politici che dicono che "il paese deve crescere, facciamo queste politiche per generare più denaro, più denaro uguale più consumi, più consumi uguale paese che cresce", perché offendono le persone raccontando delle fandonie.

La crescita infinita non è possibile, non è sostenibile nemmeno eticamente perché le risorse di questo pianeta sono finite (tranne quelle basate sul sole, si intende).

La ricetta per sopravvivere è una sola: arrivare all'equilibrio e mantenerlo, governare l'equilibrio, facendo sì che il sistema in cui viviamo si autosostenga. Tutto quello che consumiamo deve essere in qualche maniera rimpiazzato, altrimenti comunque il sistema arrivrà ad un equilibrio, ma non ci piacerà per niente.


Fonte immagine: Entropia

domenica 22 giugno 2008

Misteri economici

Ma perché Tremonti preferisce fornire i pensionati indigenti di una "carta di credito" di 400€, anziché semplicemente aumentargli la pensione? Non costerebbe di meno?

Mi viene in mente che per preparare la carta e la sua distribuzione, lavoreranno un sacco di persone al ministero. E poi gli acquisti effettuati con la carta, potranno essere tracciati e registrati. I negozi che vorranno aderire, dovranno convenzionarsi.

Magari il motivo è chiaro, però nessuno lo spiega, e per lo meno a me non è affatto chiaro.

venerdì 20 giugno 2008

È arrivato!

Anche al mio paese è finalmente arrivato un distributore di latte crudo. A poche centinaia di metri da casa mia. Prossimamente foto e visita all'allevatore con i bambini, a vedere dal vivo le mucche, perché il latte non nasce al supermercato.

Devo dire che nel corso dell'ultimo anno sono spuntati altri due distributori di latte crudo, uno vicino all'ospedale di Merate e l'altro a Cernusco Lombardone "downtown", per cui non mi facevo più tanti chilometri in bici; ero comunque costretto a prendere del latte cartonato per arrivare alla fine della settimana. Invece così sarà bello, ci arriverò assieme a Gabriele (che nel frattempo ha imparato ad andare senza rotelle), e berrò una bontà sopraffina e naturale tutti i giorni.

Altra notizia positiva: è uscito l'avviso che anche nel mio paese i tetra pack possono essere buttati nel sacco viola della differenziata.

È anche arrivata l'estate!

martedì 10 giugno 2008

Qui lo dico

Sono proprio rare le vole in cui la politica entra nel mio blog, ma questa volta voglio proprio scrivere una mia previsione, cosicché ne rimanga traccia per il futuro.

Mi aspetto che tra qualche mese, o un paio d'anni, il ministro dell'economia, di fronte allo sfacelo dell'economia italiana e dei conti pubblici, si giustifichi dicendo che, sì, è vero, in campagna elettorale sono state fatte delle promesse, ma non le si è potute mantenere per intero, perché nessuno avrebbe potuto prevedere (a) l'aumento senza freni del prezzo del petrolio, (2) la recessione dagli Stati Uniti, che ha investito il mondo intero e (3) l'aumento incontrollato dei prezzi dei cereali.

Così potrò dire: io l'avevo predetto!