lunedì 26 aprile 2010

prime esperienze con la p.e.c. (posta elettronica certificata) e firma digitale

Dopo la notizia della possibilità di attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata "gratuita"(1) (p.e.c.), mi sono subito dato da fare.

Le maschere web per la registrazione della login mi hanno lasciato un po' interdetto. Non faccio una analisi esaustiva di come avrebbe potuto essere, ma il solo fatto che la richiesta di un indirizzo di posta elettronica alternativo non sia stata duplice (per evitare errori di battitura) mi ha fatto pensare che le maschere web avrebbero potuto essere fatte meglio.

Al termine della registrazione ho avuto un errore, che si è protratto per i successivi tentativi di registrazione.


Successivamente, riprovando la registrazione, ho avuto un altro tipo di errore in cui sostanzialmente mi si dice che il mio codice fiscale era già stato registrato.


Ma come? E adesso che faccio? Ho provato a entrare nel servizio con la password che avevo deciso, ma obiettivamente non sapevo la username. Ho cercato un po' in giro sul sito ma non ho trovato aiuto. Ho dovuto chiamare il numero verde 800.104.464 che ha fatto veramente di tutto per scoraggiarmi a proseguire, tipo che mi sono dovuto sorbire parecchi minuti preregistrati in cui si elencavano tutti i servizi e le funzionalità della p.e.c., prima di sentire un "premere 9 per parlare con un operatore".

L'operatrice è stata gentile e mi ha spiegato che la login è nome.cognome@postacertificata.gov.it. Evviva! Sono riuscito ad entrare, e ho scoperto che l'ufficio postale del mio paese è abilitato per chiudere la procedura di registrazione.

Poi sono cominciate ulteriori perplessità. Sono rimasto interdetto sul fatto che, per poter cambiare qualche dato di anagrafica, anche solo l'indirizzo di posta alternativo, io debba deregistrarmi e poi effettuare una nuova registrazione tornando alle poste a farmi riconoscere. Ma perché? Soprattutto rimango interdetto sul fatto che io debba modificare i dati: ma come? Non sono riconosciuto io anche solo dall'Agenzia delle Entrate? Perché devo dire io dove abito se in teoria dovrebbe essere già noto allo Stato?

Inoltre, il sistema è stato veramente lento, al limite dell'usabilità.

Infine, una considerazione: tra i servizi che saranno disponibili a pagamento, c'è anche quello di "firma digitale" per contrassegnare documenti word o PDF, che acquisterebbero lo stesso valore legale come se fossero firmati di mio pugno. Ma io già firmo digitalmente e gratuitamente i documenti elettronici attraverso la mia Carta Regionale dei Servizi, possibile che debba pagare per un altro servizio dello stesso tipo? E poi, perché se abito in Lombardia posso farlo e in un'altra regione d'Italia no? La signorina dall'altro capo del telefono non ha potuto fornirmi dettagli. Ho inoltrato la mia richiesta al supporto via email della Regione Lombardia, attendo una risposta.

(1) le virgolette sono dovute alla considerazione che il servizio è comunque pagato dalle nostre tasse.

3 commenti:

frank ha detto...

mah, non so. sono ancora terra terra: non mi fido molto delle operazioni via internet. non ho nemmeno la carta di credito e il paypal. per comprare cammello io volere vedere cammello.

BICICAPITALE ha detto...

...in pratica ..a/per cosa puo' essere utile???

Papà Volontario ha detto...

per frank: io trovo Internet comodissimo per certe operazioni, mentre per altre il cammello lo voglio vedere di sicuro

per bikecity: per esempio, le pratiche che ho dovuto sostenere per il tetto fotovoltaico avrei potuto inviarle via internet anziché generare montagne di carta e inviarle per posta ordinaria con ricevuta di ritorno.