sabato 21 maggio 2011

Fini la pensa come me

Molte volte mi sono immaginato il momento in cui il nostro mondo si fermerà perché lo abbiamo consumato tutto, ho sempre immaginato ad un evento dapprima lento, e poi sempre più brutale, come una valanga o una frana di sassi. Si comincia con alcune zone al mondo che non riescono più a procurarsi il cibo e poi a poco a poco tutti contro tutti. Si ucciderà per procurarsi una boccone di pane in un mondo occidentale che non sa più che cosa sia l'agricoltura. Ho sempre immaginato che si tornerà nel medioevo, e il passaggio dal mondo moderno al futuro medioevo sarà traumatico, attraverso un mare di sangue.

Questa sera ho letto l'ultimo post dal blog di Beppe Grillo, e sono rimasto sconcertato, trovando in Massimo Fini una persona che sulle conseguenze del nostro sistema di sviluppo la pensa proprio come me. Devo ammettere che il ragionamento che lui fa è molto più raffinato di quello che ho concepito io, fa dei paralleli con altre epoche.

Una differenza penso che però ci sia, lui forse è un po' più ottimista di me su come potrebbe anche evolvere il futuro.

martedì 3 maggio 2011

ci stiamo mangiando tutto!

Mentre tutti i giornali parlano dell'inutile assassinio di Osama Bin Laden, rischia di passare inosservata la notizia che i mari esauriscono il pesce.

La notizia in origine viene dal NEF, un organismo inglese che si definisce non solo indipendente, ma che mira a creare un modello di sviluppo e salute economica stabile, e proprio per questo lontana dalla logica del profitto.

Credo che quello che si dice non sia affatto da sottovalutare.

lunedì 2 maggio 2011

assassinii di stato

Credo che l'assassinio di una persona sia un fatto barbaro, non degno di "esseri umani". E questo vale sia per il terrorista, sia per un Paese come gli Stati Uniti, o l'Italia, che si professano "stati di diritto".

L'assassinio è la sconfitta del diritto, il diritto (e il dovere) a venir giudicato davanti ad un tribunale per le proprie azioni.

Così, l'assassinio di Osama Bin Laden, così come quello del figlio di Gheddafi al posto del padre, è un segno di debolezza da parte degli Stati Uniti: significa che la parola "diritto" e "democrazia" è una parola valida solo in casa loro, fuori del loro terrotorio è un far west dove vale invece la legge del terrore e del più forte, proprio quella che vorrebbero combattere.

Credo che non ci sarebbe alcuna violenza nel mondo se tutti avessero giustizia e diritti: il fatto che la violenza ci sia, significa chiaramente che fa comodo a qualcuno, forse anche proprio per combatterla con altrettanza violenza e giustificare l'ingiustificabile.