Mi sono rotto un po'
Mannaggia a me. Ebbene sì, ho fatto tutto io e ... sono caduto mentre ero in bicicletta. Ero così contento: avevo cambiato da poco i parafanghi e messi dei paraspruzzi seri per quando piove, ho rimediato una vite del 6 a 1 cm per fissare bene il portaparafango ed evitare che cozzi contro la catena e il pignone.
E io che ti faccio? Come un ingenuo lascio un attimo la mano dal manubrio (l'altra teneva una pizza d'asporto), la bici si destabilizza, prendo una buca e voilà giù per terra. Riparerò bici (ruota anteriore, parafango e luce), quello che mi scoccia di più è la botta ai gomiti, mi fanno un gran male. Passerà.
Non si finisce mai di imparare. Ma mi sta bene: la mia mamma me lo diceva sempre di non andare senza mani ...
7 commenti:
oops, papà!
vuoi stare attento? :-):-)
sì, giovanna, hai ragione, ma più che attento, devo avere un po' più di "testa" ...
sai.. il tuo post ha fatto nascere in me una riflessione.
"sono otto anni che vado in bici e ancora non ho sperimentato una caduta dalla bicicletta" ..culo?????brrrrrrrr
meglio grattarsi!!!!!
ma no, bikecity, non è culo, sono io che sono un "pirla" ...
Il casco, i guanti, un giubottino pesante li portavi? Io non metto sempre il casco ma quando ho idea di correre, preferisco attrezzarmi. Se hai visto i mondiali di ciclismo, io percorro la salita (e la discesa) che c'era dopo lo stadio.
suvvia (anzi SUVvia, hihihi): una caduta può sempre capitare. l'importante era arrivare a mangiare la pizza.
per ett: guanti e giubbottino, non li portavo. era una così bella giornata, e poi non dovevo fare niente di difficile
per frank: meno male che almeno la pizza era buona
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