lunedì 9 marzo 2009

Il futuro che avremo

No, non so che futuro avremo, ma di una cosa sono certo: è finita l'era del petrolio, e la sua scarsità si farà sentire nell'immediato futuro. Qualcuno sta pensando all'era del dopo petrolio, e sta tentando di elaborare nuovi modelli di economia.

Il paradigma energetico sarà basato su tante piccole unità di generazione, che probabilmente saranno integrate in una unica rete mondiale. Il sole è il nostro futuro, ma la paura di non arrivare in tempo c'è. E il transitorio tra l'era del petrolio e quella del dopo petrolio sarà tanto tragico quanto più tardi arriveremo ad implementare i nuovi modelli energetici. Quanti anni abbiamo ancora, 20? 30? Pochissimi comunque.

E mentre nel mondo si va verso le energie rinnovabili, in Italia si parla di centrali nucleari, discariche dei rifiuti.

Sarebbe il caso di fare uno sforzo comune tra tutti gli stati del mondo? Comunque vada, l'Italia arriverà ultima. L'estate è alle porte, il default arriverà prima o subito dopo, nell'"autunno caldo"?

4 commenti:

frank ha detto...

ma no dai, l'ha detto e ripetuto che l'italia è messa meglio di tutti, che ha il miglior rapporto tra pil e debito pubblico, che le banche stanno bene, che è solo questione di rimetterci a consumare... hem, hai un posto nella scialuppa?

Papà Volontario ha detto...

frank, non ce l'ho nemmeno per me, la scialuppa! l'avessi, il problema sarebbe comunque l'approdo. ma dove stiamo mai andando?

frank ha detto...

urgh! dove boh? come?comincerei a nuotare. a rana, con calma. è meno faticoso, la respirazione è più rilassata e ogni tanto ci si può girare sul dorso. e speriamo di non incontrare gli squali.

Papà Volontario ha detto...

con il riscaldamento da effetto serra, gli squaletti andranno dappertutto ... :-)