mercoledì 12 settembre 2007

Crescere


Ho sempre tanti dubbi che mi assillano, e da quando ci sono anche Gabriele e Riccardo, si aggiungono anche quelli sul fatto di essere o meno un "buon papà" (espressione che vuol dire tutto e niente) e sulla speranza che i miei figli siano delle persone oneste e che creadano in loro stessi.

In ufficio presto al mattino con me c'è un altro bis-papà, con il quale scambio le esperienze su come conciliare lavoro e famiglia. Il discorso oggi è caduto su quando i nostri figli cresceranno. Mi ha colpito quello che mi ha detto: «Non educo i miei figli dicendo loro quello che non devono fare. Mio padre non mi ha mai detto "Non ti drogare" e "Non fumare": lui mi ha fatto vedere quanto sia bella la vita vissuta in una certa maniera, ed è stato naturale per me non drogarmi e non fumare.»

Non so se abbia ragione o meno, ma è un bel punto di vista. Dedicherò alla mia famiglia sempre tutto il tempo che potrò.

P.S. Il prossimo week-end mi vede impeganto con la classica gita in bicicletta, questa volta al laghetto di Sartirana (che non ho mai visto nemmeno io) con presa di latte crudo al ritorno, e domenica sera spettacolo dei fuochi artificiali a Brivio. Imperdibili.

2 commenti:

Giovanna ha detto...

voi siete già ad un passo avanti,pensate al loro futuro... io non ho ancora ben capito ORA come educarli per essere bambni tranquilli, dolci, che a tavola stanno seduti e che non si picchino tra di loro:) seguo molti blog di mamme con bambini, mi ci voleva un papà per capire qualcosa in più. Complimenti per il blog

Papà Volontario ha detto...

Giovanna, non credo assolutamente che tu non pensi al loro futuro. E sappi che anche io ed Elena abbiamo i tuoi stessi dubbi.

Ecco, di una cosa sono abbastanza sicuro: che se il mio Gabriele fa il matto ed è "tremendo", è solo perché di sicuro vuole un po' della mia attenzione. Per questo cerco di non farne mancare mai a nessuno dei due (o tre, anche Elena vuola la sua parte ...:-) ), e di coinvolgerli il più possibile nelle scelte di famiglia di tutti i giorni, per fare capire loro che contano e che ritengo importante quello che pensano e mi dicono.

P.S.: ho visto il tuo blog per palati finissimi: che goduria! Quando sono giù penso sempre di fare l'alberghiera e di aprire una gastronomia, mi sento anche un pasticcere mancato, per cui puoi capire come sia rimasto impressionato. Ho già anche passato la voce ...