mercoledì 22 ottobre 2008

Accordi all'italiana

In questi giorni, come spesso mi succede, mi sto vergognando di avere come governanti in Italia quelli che abbiamo: vanno in Europa a difendere gli interessi delle lobby nazionali dell'automobile e delle industrie nella maniera sbagliata, e mentre tutti gli altri Paesi investono in tecnologia per rispettare gli accordi sulle emissioni inquinanti e sull'ambiente, noi arretriamo e perdiamo posizioni, andando a competere con i paesi in via di sviluppo (e quindi necessariamente perdendo competitività avendo noi dei costi maggiori).

I nostri ministri sbandierano nuovi incentivi per rottamare le automobili e i frigoriferi, per favorire gli interessi degli industriali a scapito del pubblico benessere. Capite l'assurdità? Rottamiamo l'automobile per una nuova automobile, anziché cambiare abitudine. Chi dovesse fare un giro a Londra da qualche anno vedrebbe una miriade di ciclisti in giro, anche gente che va a lavorare nella "city" finanziaria. E saprebbe anche che per entrare in Londra con l'auto si paga salato.

Nel mio piccolo cerco di perseguire il cambiamento: al lavoro in bici, prodotti di consumo locali e di stagione, beni di consumo alla spina. Mi sforzo di pensare con la mia testa. Nel mondo si cercano sempre più nuove strade, in Italia stiamo morendo ogni giorno un po' di più, fisicamente e moralmente.

8 commenti:

frank ha detto...

hai ragione papà: possibile che non riusciamo a sfornare dei politici che sappiano guardare aventi, anzichè difendere gli interessi attuali dei pochi?

tra l'altro, con quel che si prevede per la crisi incombente è quasi certo che gli incentivi saranno inutili.

ett ha detto...

Vittorio Foa se n'è andato senza che io potessi approfondire la sua filosofia. Capire la realtà forse significa proprio pensare con la propria testa e contribuire al cambiamento diffondendo informazioni e cultura.
Rapito dai ritmi del lavoro non ci riesco, dovrei modificare radicalmente tutta la mia filosofia.

Papà Volontario ha detto...

purtroppo penso che non siano molti gli italiani che pensino con la propria testa, intontiti dalle tv di regime. eppure sarebbe così semplice, basterebbe spegnere la tv e guardarsi un po' intorno.

Papà Volontario ha detto...

ett, penso che ci si possa riuscire, per lo meno un po'. io lavoro per una ditta a milano a 45 km da casa mia e ho due bimbi, eppure qualcosa riesco a fare. non so se sia sufficiente, ma ce la metto tutta.

B a N g i U . . . ha detto...

Ciao Papà, grazie per l'incoraggiamento nel mio blog... :-)

Hai proprio ragione: pensare con la propria testa è difficile, però quando ci si riesce, anche nelle piccole cose, dona una soddisfazione indicibile... fa sentire vivi, riempie di energia.
Anch'io faccio poco e di cose da imparare sento che ne ho davvero TANTISSIME,...però penso che tanti "poco" messi assieme facciano qualcosa!:)

Papà Volontario ha detto...

forza bangiu, va bene così, anche poco purché ci si pensi. ciao

Anonimo ha detto...

Anche noi ci stiamo impegnando a cambiare abitudini. Che non vuol assolutamente dire una vita peggiore, anzi!!! Anche se uso molto la macchina per andare a lavorare, almeno ho fatto l'impianto a metano. Ma il prossimo step è quello di trovare un lavoro più vicino casa che magari mi permetta di usare mezzi pubblici o , utopia, la bici. Sarebbe il massimo.

Papà Volontario ha detto...

lost, oltre alle possibilità che mi dici tu, c'è il telelavoro, e io sono un fortunatissimo fruitore di tale possibilità. in bocca al lupo!