giovedì 20 agosto 2009

Una rete morbida per la Transizione

Qualcuno è più svelto di me, ma non avevo dubbi che al mondo qualcun altro oltre me stesse pensando a rendere meno dolorosa la transizione dal mondo attuale al mondo post-petrolio. Nessuno sa bene che mondo sarà, ma di certo ci avremo presto a che fare. 5 anni? 10 anni? Mi sembrano comunque pochi.

Ho scoperto da qualche tempo che esiste chi nel mondo si sta organizzando per rendere meno traumatico il passaggio al modo di vivere futuro, con tutti i concetti a me cari e qualcuno in più: sono quelli della Rete di Transizione. Ho letto alcuni loro scritti anche tradotti in Italiano. Hanno capito una cosa anche loro: non possiamo aspettare i nostri governi, sarebbe troppo tardi.

Adesso si tratta di fare la cosa più difficile, almeno per me: organizzarsi dal punto di vista familiare, capire come articolare i prossimi passi, coinvolgere la comunità intorno a noi.

2 commenti:

giovanna ha detto...

Interessante iniziativa.
Sembrerebbe che anche in Italia ci siano già "iniziative di Transizione", non ne avevo ancora sentito parlare.
La strada per raggiungere dei risultati penso non sarà facile, speriamo tuttavia abbiano seguito, diffusione, che ci siano coinvolgimento e sensibilizzazione.
Intanto, bene parlarne!
Condivido il post...
ciao, papaà..
g

Papà Volontario ha detto...

Grazie del sostegno, Giovanna.