mercoledì 27 giugno 2007

Conto alla rovescia

Gabriele vuole andare al mare; è dal rientro dal mare dell'anno scorso che non perde occasione per dire che non vede l'ora di andare al mare. A me piacerebbe un po' andare anche in montagna, ma riconosco che per un bambino è il massimo il mare e la sua sabbia: in quale altro posto un bambino potrebbe bagnarsi e sporcarsi senza essere rimproverato?

Quest'anno anticiperemo una settimana a Luglio, e poi faremo due settimane ad Agosto. Dall'insofferenza di Gabriele ho capito che lo devo coinvolgere di più, fargli capire il tempo che scorre, la meta che si avvicina ogni giorno che passa, per cui da oggi è cominciato il conto alla rovescia: ho preso il calendario e con un pennarello verde ho circondato il primo giorno in cui saremo al mare, e con un pennarello blu ho fatto una croce accanto alla giornata di oggi.

«Vedi Gabriele» ho spiegato «ogni mattina, prima di fare colazione, faremo una croce accanto al giorno corrente. Quando la croce arriverà al cerchio verde, saremo al mare. Hai capito?»

«Sì, papà. Ho capito. Ma quand'è che andiamo al mare?».

2 commenti:

B a N g i U . . . ha detto...

Ah caro, troppo forte questo bimbo! I conti alla rovescia mi hanno sempre riempita di ansia mista ad euforia... ma forse è proprio per questo che li hanno inventati, no?! :)

Papà Volontario ha detto...

Chissà, forse li hanno inventati per moderare la pazienza. I più belli comunque sono quelli che contano i giorni alla fine della scuola: per loro è ancora presto, ma fra poco ricomincio anch'io con loro!