sabato 31 maggio 2008

Estate, bimbi e insegnanti

Tra poco le scuole finiranno e molte famiglie come la mia dovranno affrontare il problema di come gestire i bambini in questo (lungo) periodo. Io e Elena, pendolari lontani da casa, ogni anno dobbiamo affidarci a soluzioni "artigianali", non potendo godere di 2 mesi di ferie.

Perché non è possibile organizzare a livello anche nazionale un servizio, anziché dover battagliare ogni anno con assessori comunali spesso insensibili alle necessità delle famiglie odierne?

So che con questo post posso non trovare d'accordo qualche conoscente, ma io una soluzione ce l'avrei: abbiamo già insegnanti, strutture, personale non docente. Perché non è possibile organizzare nel periodo estivo un servizio gestito dallo stato con personale dello stato, soprattutto per i bambini almeno fino alle scuole superiori? Di sicuro in Svizzera e Germania le scuole hanno tempi differenti dai nostri. Mi si obietterà che anche gli insegnanti hanno stipendi diversi dai nostri insegnanti, io non lo so (forse anche il mio stipendio è diverso da un analogo tedesco o svizzero), ma sarei d'accordo nell'aumentare gli stipendi agli insegnanti a fronte di maggior continuità di servizio piuttosto che ai nostri parlamentari.

Un tempo c'era di certo qualche motivo se la scuola si fermava tre mesi, forse quando l'Italia era più agricola, in cui anche i bambini andavano ad aiutare i genitori nel lavoro dei campi. Adesso non è più così, le famiglie hanno spesso entrambi i genitori lavoratori per necessità, i nonni non sempre disponibili (e poi non sarebbe giusto). L'Italia è cambiata, perché la scuola no?

2 commenti:

giovanna ha detto...

eheh, papà...
non trovi d'accordo qualche conoscente ...alludi??? :-) :-)
E no, che non mi trovi d'accordo.
Perché:
intanto perché messa così: evvaiii! ufficialmente affidiamo agli insegnanti un bel ruolo di baby sitter! (non bastasse la già scarsa considerazione di cui l'insegnante ormai gode, con le relative conseguenze sullo stato della scuola italiana ...e il discorso sarebbe lungo)
Già succede di farlo, vedi il nostro incarico di assistenza mensa. Verso il quale io sono mooolto polemica! Devo essere io ad insegnare a ragazzi di 12-14 anni come si sta a tavola? Sì perché è questo che ci si trova a fare! Non sarebbe meglio se mi facessero fare qualche ora in più di seria didattica, viste le condizioni in cui versa la preparazione dei nostri studenti? (e parlo in generale, i risultati scolastici e non, degli studenti italiani li conosciamo tutti). E così dicendo sto chiedendo di farmi lavorare di più! Penso si comprenda che fare didattica delle discipline (che non esclude MAI quella educativa, stessi dentro una classe capiresti...!) sia più impegnativo che spiegare a un ragazzo come ci si siede a tavola!
Quanto ai 2 mesi di ferie degli insegnanti: non sono 2, ma 1 esattamente 32 gg + 4. Dobbiamo ogni anno presentare regolare domanda precisando il periodo in cui si vuole usufruire delle ferie, sottraendo eventuali giornate già utilizzate durante l'a.s. per necessità personali.
Nel rimante periodo di fermo-attività didattica, ogni Dirigente Scolastico può chiamarti a scuola quando e per gli incarichi che crede: progettazione, archiviazione... tutto ciò che di inutile anche possa saltargli....!
Io già l'anno scorso sono stata impegnata fino al 16 luglio. Poi a disposizione.
Mi dirai: io non ho tutti quei gg di ferie. Giusto.
Infatti vengo a ... come la penso:
io non avrei nulla in contrario a che la durata dell'anno scolastico fosse protratta.
(facciamo che non parlo neppure del discorso retribuzioni. Ma, bada, credo di essere un'eccezione in questo senso! Oppure una fessa!).
Ma, si facesse seria didattica, non "parcheggio" bambini!
E, comunque, come la si metterebbe con le famiglie? Lo sai no, c'è chi sceglie le ferie a Luglio, chi ad Agosto...
O vuoi turni-insegnanti "ballerini", a seconda...? :-)
Ma succederebbe che in una stessa classe alcuni alunni sono impegnati in ferie in un certo periodo e altri in altro! Che faresti???
Concordo con te sul fatto che in generale la Scuola italiana abbia necessità di un rinnovamento...
Nei tempi e nei modi!
un saluto, come sempre, con stima!:-)
g.

Papà Volontario ha detto...

Giovanna, vedo che qualcuno ha reagito!

La mia è una provocazione per portare alla luce un problema sociale che come tale ha bisogno di una risposta che non venga solo dai singoli e dalla buona volontà. Come entità penso sia alla stessa stregua di quello relativo a persone che hanno un malato psichico in casa, o una persona affetta da grave handicap.

Di fatto il problema c'è: come è possibile gestire i propri figli quando entrambi i genitori lavorano (e per di più lontano da casa, per circa 10-11 ore al giorno)? Al di là dei problemi di coscienza, dei dubbi, del futuro, che sempre mi costringono a rivedere le mie scelte di vita ogni volta, come trovare un compromesso accettabile?

Il part-time sia maschile che femminile in certe realtà lavorative come la mia e quella di mia moglie è un miraggio, una parola di cui ci si riempie la bocca e basta.

Per venire poi a quello che mi dici, mi trovi parzialmente d'accordo sull'assistenza mensa: sarà come succede a me, che talvolta devo fare cose non c'entrano con la mia laurea e le mie competenze, ma che devo fare ugualmente. In altri Paesi hanno trovato soluzioni migliori?

Sulle ferie, però! 32+4=36 giorni di ferie? Da lun a ven o da lun a sab? :-)

Sulla durata dell'anno scolastico: se la si modifica, non penso ci sarebbe il problema delle ferie a Luglio o Agosto, in quanto le ferie si farebbero quando l'attività didattica sarebbe ferma. Come avviene negli altri Paesi europei.

Purtroppo, sarà come sarà, ma i bambini avranno sempre la necessità di stare con qualcuno di cui io mi possa fidare quando non ci sono, e anche se lavorassi vicino casa non potrebbero comunque stare sempre con me o con i nonni.